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Camundonguinho Triglot Senior Member Brazil Joined 4212 days ago 273 posts - 500 votes   Speaks: Portuguese*, English, Spanish Studies: Swedish
| Message 9 of 9 27 December 2011 at 12:28pm | IP Logged |
Haukilahti wrote:
Come dice Mrs. Dalloway, l'importante è la posizione dell'accento. Invece l'apertura o chiusura delle E e delle O non ha praticamente nessuna importanza, al contrario del francese, per esempio. Ogni dialetto comunque pronuncia in modo diverso.
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Non è vero.
Nell'Italia Centrale ancora si usano 7 vocali (come nella lingua standard).
Nei film doppiati (accento della RAI) si usano le vocali come nei dizionari.
C`è solamente una pronuncia standard dell'italiano (quella dei dizionari e dei doppiatori della RAI)., come c'è una sola pronuncia standard dell'inglese británico (RP).
Dire que le differenze tra le vocali aperte e quelle chiuse non siano importanti in Italiano è come dire que le differenze tra i toni (pitch) non sono importanti in norvegese o in svedese. (Ad Oslo e a Bergen le vocali si pronunciano molto differentemente, à ad Oslo suona come á a Bergen, pero nessuna persona di Oslo o di Bergen li confonde dentro del suo proprio accento).
90% degli accenti/dialetti Italiani ha 7 vocali toniche. Può dirsi che non sempre su distribuzione corrisponde alla norma toscana, pero questo non significa che le vocali dell'italiano suonano come quelle dello spagnolo (una lingua que hai solo 5 vocali toniche).
Neanche a Milano, Neanche a Rome la parola PERCHE' si pronuncia come la pronunciarebbe uno spagnolo:
a Milano: perchè, ventitrè (vocali aperte)
a Roma e Firenze: perché, ventitré (vocali chiuse)
Dizionario della pronuncia d'Italiano:
http://venus.unive.it/canipa/pdf/DiPI_3_A-Z.pdf
Gli spagnoli mai studiano l'italiano di 7 vocali, perciò hanno sempre
un ''fuerte'' accento spagnolo.
Anche in francese, Ogni dialetto comunque pronuncia è é in modo diverso. Pero, questo non vuol dire che possiamo eliminare queste vocali e usare una ''e moyenne''.
L''accento di Paris è come l''accento di Milano: c'è una tendenza di chiudere le vocali
nelle sillabe aperte, quelle que terminano in una vocale: a - mo - re), ed aprirle nelle
sillabe chiuse (quelle que terminano in una consonante: di-ver-so).
A Milano: tréno, témpo, divèrso, mòrto, amóre, Róma
A Firenze e Roma: trèno, tèmpo, divèrso, mòrto, amóre, Róma
amóre, Róma, ed con una vocale non-chiusa o
divèrso, mòrto, perciò, tè con una vocale non-aperta
saranno identificati come una pronuncia ''straniera'' o troppo dialettale.
In norvegese ci sono due toni.
In Italiano ci sono sette vocali toniche.
È così nella lingua standard, e nella maggior parte dei dialetti.
Poco importa si no c'è 100% di correspondenza tra i dialetti.
Se non puoi sentire la differenza accustica tra le vocali O ed E nelle parole
come AMORE (chiusa), MORTO (aperta), DIVERSO (aperta), SE (chiusa)
devi cercare un aiuto.
Devi scegliere un accento che ti piace ed usarlo con consistenza.
Ho scelto l'accento fiorentino colto (indicato nei dizionari Italiani).
Edited by Camundonguinho on 27 December 2011 at 1:31pm
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